Il Piemonte vanta un patrimonio straordinario di biodiversità pomicola. Oltre 500 varietà, originatesi in sintonia con i microambienti locali, sono state adottate nei secoli dai contadini delle Valli per le loro caratteristiche di bontà
serbevolezza,resistenza ai parassiti ed idoneità a mille diverse trasformazioni. à un patrimonio che abbiamo salvato un’ attimo prima che il diluvio dell’agricoltura industriale lo sommergesse
e che vi riproponiamo anche alla luce di scoperte recenti: le Antiche Mele Piemontesi son buone, belle e fanno salute. Contengono infatti valori di vitamine e polifenoli doppi o tripli rispetto alle varietà tradizionali.
Al loro recupero, tutela e valorizzazione si dedicano una ventina di produttori distribuiti in Val Pellice e vallate cuneesi adiacenti , riuniti nell’associazione “Antiche Mele Piemontesi“, nata nel 2002
con sede presso la Scuola Teorico-Pratica Malva Arnaldi di Bibiana. “ Otto vecchie mele a rappresentarne cento e più “. Questo è lo slogan del Presidio Slow Food delle Antiche varietà di
Mele Piemontesi, uno dei primi costituiti in Italia a testimonianza dell’unicità e del valore della biodiversità pomicola piemontese. Lo straordinario valore organolettico e nutritivo delle antiche varietà
di melo è stato apprezzato dal Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino, di cui l’Associazione fa parte, che ha inserito le “Antiche Mele “ nella gamma delle sue 32 “ Tipicità
“.